Quante volte ti è capitato di sporcare o danneggiare il muro? a noi parecchie, lo ammettiamo.
Purtroppo è molto facile che ciò accada: è sufficiente spostare un mobile e toccare il muro con un angolo vivo per lasciare il segno. Oppure, quando la pittura murale utilizzata per la parete non è lavabile, un piccolo schizzo di caffè può voler dire “macchia indelebile”.
In questi casi, il ritocchino potrebbe fare al caso nostro. Tuttavia, ci sono alcune regole e accortezze da rispettare per ottenere il miglior risultato possibile: vediamole insieme!
Regola numero uno: il ritocchino è valido solo per piccole aree
Forse la regola più importante: non si possono ritoccare aree troppo estese, soprattutto se di un colore diverso dal bianco.
Come suggerisce il nome, il ritocco deve essere qualcosa di piccolo e discreto e non una sorta di restauro completo.
Spostando un mobile hai lasciato un segno sulla parete? uno dei tuoi figli ha scarabocchiato una piccola zona del muro con i pennarelli? puoi passare alla regola successiva!
Invece, se la parete è molto danneggiata o i segni di pennarello hanno la grandezza della Guernica di Picasso, beh, mano ai rulli: c’è da ripitturare tutto quanto.
Regola numero due: il colore è fondamentale
La parete interessata è di colore bianco? perfetto, non dovresti avere ulteriori problemi.
Il colore è diverso dal bianco? in questo caso, occorre fare altre valutazioni.
Se hai conservato un po’ della pittura originale puoi essere felice: probabilmente riuscirai a ritoccare con successo la zona interessata. Prosegui comunque nella lettura dell’articolo: c’è un ultimo punto a cui prestare attenzione.
Se non hai a tua disposizione la pittura originale, il discorso si complica. Noi di Colorificio Gerosa Merate siamo in grado di riprodurre qualsiasi colore: se disponi del relativo codice, perfetto. In caso contrario, dovrai prelevare un piccolo campione di vernice e portarlo da noi. Analizzeremo e riprodurremo la pittura nella quantità a te necessaria Ricordati di comunicarci la grandezza dell’area in metri quadri: è sufficiente misurare base e altezza.
Per quanto il nostro lavoro possa essere preciso, una piccola differenza c’è sempre ed è dovuta a tempo, differenza dei prodotti e…fortuna! Perciò, è consigliabile stendere una mano di pittura su tutta l’area che entra nel campo visivo, così da evitare effetti come questo in foto.
Regola numero tre: lo stato della pittura
Regola valida sia per le pareti bianche che per quelle colorate: è fondamentale valutare correttamente lo stato generale della parete interessata.
Ad esempio: se il muro è stato tinteggiato molti anni prima, pur disponendo della pittura originale sarà assai probabile notare la differenza. Lo stesso discorso è valido per il colore bianco.
Le pareti “respirano” e nel tempo si sporcano, rilasciano e/o attraggono umidità, magari ricevono raggi solari e via dicendo. Nel tempo il colore si degrada ed è proprio per questo che periodicamente si procede a imbiancare.
Perciò, il ritocco può essere di buon effetto solo su pareti tinteggiate in tempi recenti e poco/non deteriorate.
Consigli e accortezze per un ritocco perfetto
- Come per ogni lavoro di tinteggiatura, proteggi superfici, mobili e oggetti con giornali e teli.
- Stucca con attenzione, lascia asciugare e passa della carta abrasiva a grana fine per rifinire.
- Evita di utilizzare prodotti aperti da molto tempo o mal conservati.
Questo articolo è una rivisitazione generale di un altro da noi pubblicato.